venerdì 29 novembre 2019

I vegani sono migliori di voi

Ho letto un ottimo articolo dell'associazione Essere Animali. So benissimo che voi non vi accontentatedi inzozzarvi di schifezze ad altissimo impatto ambientale e che riempono il vostro ventre di calorie, oltre a causare dolore e sofferenza ad esseri viventi che non vi hanno fatto nulla. No, voi volete sentirvi anche superiori, fate del vostro stile insalubre e insostenibile un vanto. Avete quindi bisogno di un capro espiatorio. E' così che avete bisogno del vegano, è così che dovete demolire il suo impegno per portarlo al vostro livello, lo tirate per la camicia per portarlo nel vostro carcere che voi difendete con un sorriso. E' per questo che non standovi bene la scelta del vegano, che vi ricorda quanto siete merdeeeeee, dovete dire che anche lui inquina, anche lui permette di sfruttare i lavoratori. Non avete dignità, non sapete cos'è la libertà, non sapete cos'è la bontà d'anima ecc. Questo ottimo articolo serve a mandarvi un bel vaffanculo grosso come una casa.

(Link https://www.essereanimali.org/2019/11/essere-vegani-e-davvero-antiecologico-poco-etico-e-causa-di-deforestazione/)

Citerò e commenterò qualche pezzo per farvi sentire ancora più merde, a meno che non abbiate smesso di leggere per la vergogna.

"Voler dare la responsabilità sugli effetti sociali della produzione di tali alimenti ai consumatori – vegani e non – risulta anche in questo caso una prospettiva piuttosto superficiale. Monocolture e sfruttamento dei lavoratori sono condizioni riscontrabili in moltissimi settori e derivano da logiche di mercato assolutamente sbagliate, fondate esclusivamente sul profitto. Tutto ciò va cambiato, ma stiamo parlando di problemi strutturali del sistema economico globale, non di condizioni legate alla produzione di una mezza dozzina di alimenti."

Lo so che anche voi avete pensato "Ma anche i vegani fanno sfruttare i lavoratori." Grazie al cazzo! Quello è colpa tua che mentre il padrone te lo mette al culo ogni giorno abbassandoti lo stipendio e mettendoti a lavorare con contratto precario, te non solo non protesti ma vai a leccargli il culo e fai la spia coi superiori contro i tuoi compagni di lavoro! Ti ho visto farlo, merda, non cercare di negare! Vai a schiaffeggiarti da solo per la vergogna di aver detto una simile cazzata!

"Gli stessi macelli e allevamenti intensivi, dove i lavoratori sono costretti a ritmi di lavoro incessanti e a svolgere mansioni alienanti dietro un compenso irrisorio, possono corrispondere perfettamente all’esempio di produzione che dovrebbe essere superata."

Ma voi lo sapete almeno cosa vuol dire lavorare in un macello??? No non sapete un cazzo, perché avete la pappa pronta al supermercato bella impacchetta, non dovete sventrare ogni giorno migliaia di animali e annegare nel sangue di essere viventi che sofforno. Ogni volta che aprite bocca escono solo cazzate!!!

"L’ultima grande strumentalizzazione è quella sulla soia, ingrediente fondamentale di tofu, salse e moltissimi altri cibi e ricette. Alla coltivazione di questo legume viene imputata gran parte della responsabilità nella deforestazione dell’Amazzonia. L’affermazione è corretta ma in questo caso non solo non dipende dai vegani, ma è al contrario un problema direttamente collegato al consumo di prodotti di origine animale."

Come sempre non capite un cazzo.

"Secondo la Yale School of Forestry & Environmental Studies, l’80% della distruzione della foresta amazzonica deriva dalla creazione di pascoli o campi coltivati per il mangime. E quando si parla di mangime, si parla essenzialmente di soia. Il 75% della soia prodotta a livello globale diventa mangime per gli allevamenti intensivi."

Ah bene, quello che inputavate ai vegani è colpa vostra. Bella figura di merda. Adesso smettete immediatamente di mangiare la carne e fate i coerenti, perché fossi in voi per la vergogna mi sarei già seppellito vivo. E' la carne che provoca la distruzione delle foreste per la soia!!! Cosa aspettate a smettere di mangiarla??? Vi cacate sotto???

Alla fine da' anche un utile strumento per calcolare l'impatto ambientale (qui). Voglio proprio vedere se voi cacasotto avrete il coraggio di farlo e sentirvi merde. No, non ce l'ho con quelli che mangiano carne, merde. Ce l'ho con quelli come voi che lo fanno e si permettono di mettersi su un piedistallo di letame ad accusare gli altri. Basta, eclissatevi e non rompetemi i coglioni, ho già perso abbastanza tempo con voi!

giovedì 28 novembre 2019

Malati di corbynite

                                                   Due furbacchioni che ridono di voi stolti che gli andate dietro

Nonostante i decenni passino e le sconfitte e le mazzate si accumulino senza sosta, e le nicchie si innicchiscano ancora di più, la sinistra sembra avere un gusto depravato e perverso per il tafazzismo. Ad esempio nonostante i socialdemocratici e i riformisti abbiano mostrato il loro vero volto fin dai tempi dell'infame Kautsky e della povera Rosa, la sinistra continua testardamente a seguire il nuovo epigono del momento. Certo, hanno dovuto mimetizzarsi meglio. Prima avevano l'aspetto cinico e liberale di un Baffino o di un Blairino e nonostante questo ci si sono alleati mandano al macero tutti gli elettori che gli rimanevano. Ora però hanno imparato la lezione. Il problema è che il capitalismo sta non un passo, ma mille avanti a loro, e quindi non ha difficoltà alcuna ad ingannarli con un'altra trovata da quattro soldi. Formalmente infatti questi nuovi truffatori si presentano con un programma decisamente più radicale rispetto ai predecessori e con un modo di fare più giovanile. Melenchon cucina la quinoa, Iglesias scrive un libro sul Trono di Spade, pure Corbyn piace ai gggiovani (per quanto possa piacere un boomer).

Insomma, le nicchiette ecclettiche e disorganizzate della sinistra non sono in grado di fare manco il solletico al capitalismo per un motivo preciso. E questo motivo è l'incapacità assoluta di analizzare la situazione da qualsiasi punto di vista. Gli elettori non li vogliono più al governo per un motivo. Ecco perché cercano di coprire la loro pochezza facendosi grossi dei risultati altrui. Certo, la mazzata di Tsipras non gli è bastata. Però sta volta dai, sarà diverso.

Fra questi frammenti corpuscolari si distingue uno chiamato Sinistra, Classe, Rivoluzione. Essi possono contare sulla saggia partecipazione dell'esimio professor Mauro Vaneggi, che sui social ha costruito un esercito rivoluzionario fatto di yesman adoranti, i quali proteggono il pensiero della setta Wuminkia dal furore stalinista. Questo corpuscolo si era unito all'altro corpuscolo Ferrando alle elezioni del 2018, producendo un imponente massa dello 0,02%. Con questi risultati, frutto di un attivismo social situazionista così attivo che manco ha bisogno di esistere nella realtà, viene da chiedersi quale geniale teoria faccia da sfondo a questa organizzazione. Un ultimo pezzo uscito sul loro sito sul fenomeno Corbyn può aiutarci meglio ad illuminare le geniali intuizioni che stanno alla base della loro filosofia politica.

Anche se l'intero articolo è abbastanza comico, nulla lo è più del paragrafo dal titolo "Prepararsi al potere". Evidentemente col Labour in pista siamo praticamente ad un passo dalla presa del palazzo d'Inverno. Faccio notare che l'articolo non ha autore ed esprime quindi il pensiero (se così possiamo chiamarlo) dell'intera organizzazione. Un pensiero di questo tipo:

"Non possiamo dare le cose per scontate. Mancano alcune settimane al voto. La situazione politica è molto instabile. Dobbiamo ancora mobilitarci e lottare per ogni voto."

È normale che chi è debole e privo di carattere cerchi di imitare chi è più forte e migliore di lui, ma qui siamo alla vero e proprio culto feticistico, alla confusione del proprio Se' con quello altrui. Fra l'altro confusione accentuata dal disturbo della personalità per cui lodando e imitando un socialdemocratico ci si spacci poi come marxista rivoluzionario. Ciò accade per esempio in articoli in cui si biasimano estrattivismo e moderazione di certi governi latino-americani, in confronto ai quali il nostro arzillo vecchietto d'oltremanica sembra un vecchio democristiano.

"Un governo laburista a guida Corbyn dovrà affrontare molti ostacoli, tra cui quello della “Quinta colonna” dei parlamentari blairiani del Labour. Questi tory travestiti cercheranno di sabotare tutti i tentativi di attuare politiche radicali."

Ecco che qui la confusione si accentua di più. Argomento abusato quello del complotto, nel delirio trotskista i cattivi blairiani prendono il posto della tanto vituperata burocrazia stalinista. Sono gli stessi che hanno votato in Europa per parificare nazismo e comunismo. Naturalmente il fatto che Corbyn è segretario e che non ha detto mezza parola contro non c'entra. C'è il ciccione servo di Blair che gli tappa la bocca. Insomma il fatto che non faccia una mazza per salvare i comunisti dalla repressione futura dei padroni (che quella mozione infame facilita) ma anzi voti a favore, il fatto che sia per tenere l'UK agganciata al mercato comune UE che è una mazzata per i lavoratori, il fatto che non dica nulla di fronte alle criminali espulsioni di parlamentari laburisti colpevoli solo di non sottomettersi alle lobby di Israele, tutte queste cose non contano nulla. Ok, boomer, piace ai gggiovani, sta con Greta, dice cose di sinistra, stai tranquillo.

Ma continuiamo:

"Il Labour dovrà prendere il controllo dell’economia dalle mani dei miliardari. Ciò significa assumere il controllo delle leve dell’economia, delle banche, delle finanziarie, della terra e dei giganteschi monopoli e metterli sotto il controllo e la gestione dei lavoratori."

Il nostro partitucolo dello zero virgola se ne esce con un suggerimento fraterno al compagno Corbyn. Vedi, compagno, se non metti il potere nelle mani dei lavoratori è tutto inutile. Fallo e si sistema tutto. Speriamo che il compagno legga questo importante suggerimento, così potrà fare la rivoluzione. Nel frattempo il Labour di Corbyn non si sogna minimamente di fare una cosa simile, preferisce vincere le elezioni borghesi e distribuire qualche briciola degli enormi proventi dei miliardari al popolino, sempre che glielo lascino fare, dato che Corbyn non può andare in bagno senza che un blairiano non controlli se ha espulso le feci regolarmente, come dicono i nostri. E sempre che l'accordo che vuole fare con l'UE non si sostanzi in mazzate salate per i lavoratori. Va beh, ma abbiamo i successi di Tsipras a dimostrarci quanto sono ottusi ed estremisti questi sospetti.

Continua.

"Un governo Corbyn dovrà mobilitare la classe lavoratrice in risposta al sabotaggio delle grandi imprese per portare avanti la trasformazione socialista della società. Questa è l’unica risposta alla crisi del capitalismo."

Chiaramente questa frase è nel pieno spirito del leninismo. Nel libro Stato e Rivoluzione Lenin scrisse:

" Compagni, il proletariato non potrà mai fare la rivoluzione. Bisogna quindi transitare al socialismo prendendo il potere con le elezioni borghesi. In questo frangente l'alleanza col beneamato Kautsky che ha votato i crediti di guerra è assolutamente necessaria." 

Queste parole cristalline informano anche la concezione dei nostri "comunisti". Sicuri che Corbyn andrà alla pugna contro i padroni, mettiamo nell'urna la bomba che farà saltare il sistema capitalista borghese. Certo, Corbyn dice di non volerlo fare, ma io mi fido della strateggiah sulla parola.

Inoltre, nel sostegno internazionalista Corbyn non è solo. C'è anche il Fronte Popolare, formazione che unisce mia nonna e lo spaghettaro sotto casa. E basta. Questa forza rivoluzionaria di massa ha lanciato un appello in sostegno del non più giovane compagno d'oltremanica. Ciò è naturalmente coerente con la strateggiah uscita dal Comitato Centrale "Basta che respiri".

Leggiamo.

"Le elezioni generali britanniche che si terranno il 12 dicembre rappresentano un passaggio di estrema importanza per l’Europa intera, rispetto al quale riteniamo che tutta la sinistra continentale sia chiamata a prendere posizione."

Evidentemente molti erano impegnati. 

"Il programma presentato dal Labour di Jeremy Corbyn, profondamente popolare nell’ispirazione, oppone una proposta di riformismo radicale e avanzato al collasso prodotto dall’ideologia neoliberista e dalla globalizzazione capitalistica."

Perché come diceva Nanni Moretti "Le parole sono importanti".

"Esso rappresenta un nuovo passo avanti della dirigenza laburista nel suo progetto di ampio respiro per restituire un’espressione soggettiva indipendente alle lavoratrici e ai lavoratori, basata su un programma minimo di classe."

Questo ovviamente escludendo i blairiani che saranno comunque presenti nei seggi e andranno sostenuti negli interessi della rivoluzione. Maledetti blairiani!

"Come comuniste e comunisti non possiamo che guardare con estrema attenzione, con apertura mentale e capacità critica a quanto avvenuto nel movimento operaio britannico da quando l’attuale direzione ha assunto la guida del Labour."

Il femminile all'inizio del capitolo dimostra che la strategia "Basta che respiri" ha dato i suoi frutti. Non è che una dimostrazione della loro capacità critica e apertura mentale.

"Se le contraddizioni persistenti all’interno del Labour hanno prodotto una linea sulla questione Brexit che non possiamo definire pienamente soddisfacente, ci pare che essa rappresenti l’esito più avanzato possibile a sinistra per un’opzione politica a vocazione maggioritaria nelle condizioni date di quel partito e di quel paese."

Insomma per oggi va bene così, domani chissà... qualcuno potrebbe malignare che anche quella linea, che è l'esito più avanzato possibile a sinistra in quel paese, è una linea orribile e filistea che viene superata persino da un reazionario come Farage, ma sarebbero solo voci maligne che non devono impedire la nostra corsa verso il socialismo. Fu sostenendo Kerensky come esito più avanzato possibile a sinistra in Russia che Lenin giunse a fare la rivoluzione d'Ottobre, in quanto Kerensky gli diede lo Stato già mezzo socialista e poi Lenin ha solo dovuto completare l'altra metà. Un colpetto al cerchio e uno alla botte.

"Se il Labour dovesse registrare una forte affermazione nelle urne, la possibilità di dar vita a un’espressione politica indipendente delle classi lavoratrici si rafforzerebbe in tutta l’Europa, aprendo nuove prospettive di azione e di lavoro politico indispensabili, in un momento in cui l’attacco del capitale contro il mondo del lavoro è violentissimo e, sotto l’egida dell’Unione Europea, mira a travolgere ovunque quanto resta delle conquiste sociali del XX secolo."

E mettere qualche parlamentare in una stanza è sicuramente il modo migliore per dare vita ad un'espressione politica indipendente delle classi lavoratrici, illudendo i lavoratori sulla riformabilità del capitalismo e tutta la paccottiglia con cui gli opportunisti ingannano le classi popolari incatenandoli al sistema, usando i loro sindacati per allisciare e riverire i padroni invece che dare al proletariato la coscienza della sua autonomia e indipendenza. Però ricordiamoci che il compagno Corbyn respira.

"Non a caso, negli ultimi mesi la demonizzazione della figura di Corbyn e del suo Labour come alternativa di governo alla destra di Boris Johnson, manovrata da Washington, è stata unanimemente condotta dalla grancassa antipopolare della propaganda di ogni colore."

Non a caso in Italia seguendo questo schema dovremmo sostenere Salvini, in Russia Putin e in America Trump, data la quantità di accuse contro questi leader che provengono dai giornali mainstream. Un ottimo metodo per cogliere le contraddizioni. 

"Nessuna neutralità è possibile. Come comuniste e comunisti sappiamo da che parte stare!"

Pensa come sono scemi quegli altri che invece non si schierano! Ma d'altronde i tempi per le elezioni britanniche sono ancora lunghi, aspettiamo ancora prestigiose organizzazioni che vorranno perdere definitivamente la dignità con pezzi di scemenza come questi e che permetteranno a noi di godere della loro triste sorte mostrando a tutti la loro nuda scemenza. Perché che socialismo è se non è MALVAGIO??? MUAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHA




mercoledì 27 novembre 2019

Che cos'è la filosofia?

Si potrebbe cercare di spiegare che cos'è la filosofia partendo dai nobili propositi di Aristotele o Socrate e struggendosi di lacrime per parole greche come kairos, taumazein o zoon politicon. Però non sarebbe divertente perché parlerebbe di un periodo glorioso della filosofia e io a parlare bene di qualcosa mi annoio. Per cui parlerò di che cos'è oggi la filosofia.

Beh che dire... cerchiamo di spiegarlo in modo tale che anche degli scimuniti come voi possano capirlo. Muffosi e cattedratici signori, rimasugli di una qualche epoca passata in cui forse si tiravano le mazzate non solo per quattro spicci in più ma che a noi giovani risulta intellegibile come la città perduta di Atlantide, fanno dotte disquisizioni su una cosa chiamata Essere, che chiaramente deve essere distinto dal più volgare e plebeo verbo essere, che infatti non ha la maiuscola. Il problema è che ci sono varie opinioni su cosa questo Essere con la maiuscola sia. Alcuni dicono saggiamente che sarebbe il Linguaggio con la maiuscola, perché il fatto che noi ci possiamo porre questo problema così importante per le sorti dell'umanità non sarebbe possibile se non avessimo la cosiddetta grammatica oltre che la parola (che alcuni chiamano la Parola con la maiuscola). Ovviamente la problematica cambia se se la questione se la pone il manovale col suo limitato vocabolario che alla sera distrutto dal lavoro e mentre guarda la televisione, tra un talk show e l'altro si chiede "Perché?". Ecco, in tal caso possiamo dire che l'Essere si è disvelato per un secondo anche nella sua mente di essere dotato di linguaggio ma con vocabolario limitato e ancora legato al procacciamento naturale del cibo. Questo barlume che nel nostro manovale dura un istante è molto più chiarificato dal docente di ruolo con stipendio elevato e molto tempo libero. Ma soprattutto fornito di un vocabolario d'avanguardia, con termini come immanenza, induzione e inferenza che il nostro manovale probabilmente non udirà mai nella vita. La vera struttura dell'Essere sarà quindi sicuramente più chiara grazie ad un linguaggio con molti più vocaboli, tanto che i sostenitori di questa tesi non solo conoscono un sacco di parole, ma spesso ne inventano altre non appena scoprono nuove sezioni di Essere prima sconosciute.

Questa in breve la spiegazione che convince molti filosofi a dire che l'Essere è essenzialmente Linguaggio (ricordate le maiuscole).

Altri ancora non sono soddisfatti di questa tesi. Sostengono che va sicuramente bene dire che l'Essere si comprende col Linguaggio, ma che il fatto che stanno lì a discutere di Essere è possibile per lo stipendio dato dallo Stato, che è un ente cattivo che spesso fa cose brutte tipo tenere il monopolio della violenza e non darlo ad altri (per esempio a me che ne avrei bisogno, mannaggiaddio!). E insomma scoprono che il Linguaggio con cui parliamo dell'Essere forse serve a cose brutte tipo a colonizzare popoli selvaggi e insegnandoglielo a distruggere la loro cultura. Questo perché il Linguaggio non è neutrale ma contiene le cose della nostra cultura e non quella loro, così magari imparando il nostro linguaggio perdono la tradizione di mangiare la cacca di cammello. Quindi dicono che forse è meglio non usare il concetto di Essere perché così rischiamo di fare male agli altri. La loro soluzione è creare un linguaggio così ingarbugliato e incomprensibile che nessuno lo capirà e quindi non rischia di fare del male.

Altri ancora hanno un'idea ancora più originale. Non sono soddisfatti dei concetti di Essere e Linguaggio perché gli sembrano troppo astratti e quindi trovano un'altra parolina con la maiuscola, l'Io. Questi infatti fanno la scoperta sensazionale che i due primi termini con la maiuscola esistono solo se il terzo termine con la maiuscola li pensa. Ovvero, se il manovale ha l'improvvisa illuminazione dell'Essere ciò avviene non per grazia divina ma grazie alla sua testolina, che prende varie cose complesse, le mette insieme e forma questo pensiero. Dopo questa scoperta però dicono anche che non c'è altro modo di concepire l'Essere se non pensandolo, ma questo pone un problema: io sto pensando anche Zio Paperino oltre che l'Essere, allora anche zio Paperino può essere reale? Questo è un problema non di poco conto, tanto che i nostri si impegnano giorno e notte per risolvere questo dilemma fondamentale.

Poi ci sono altri ancora che ritengono che stare lì a parlare di cose come Essere o Linguaggio o Io è solo una perdita di tempo, si fanno avvocati difensori del manovale e dicono che bisogna usare concetti più chiari, alla portata dell'ultimo spaghettaro. Così dicono che i concetti per descrivere la realtà si possono raccogliere dalla realtà stessa come i funghi invece di spremersi col cervello alla ricerca di qualche combinazione efficace. Quindi bisogna fare tabula rasa di tutte le espressioni complicate. In tal modo la filosofia potrà fare affermazioni molto complesse come "Quella sedia è una sedia" oppure "Quel semaforo è rosso". Scoperte allucinanti anche se non ancora alla portata del popolino ignorante.

Queste le principali contrapposizioni tra i filosofi oggi sul problema spinoso e complicato dell'Essere. Ora questa cassetta degli attrezzi che ti fornisce ogni filosofia dovrebbe servire in teoria a svariate cose. Si suppone che se tu impari queste cose sull'Essere sai meglio orientarti del camionista che dell'Essere sa quasi nulla se non porsi il problema ogni morte di papa. Inoltre fornito di questo armamentario puoi aspirare a tua volta a diventare un filosofo, che per il tornaconto economico non è male se ti sai gestire. Inoltre si può pensare che una determinata filosofia non faccia bene e dunque dialogando come faceva il vecchio Socrate si possa sostituirla con una migliore, sempre che non ti facciano fare la sua stessa fine.

C'è un problema però. Infatti l'aspirante filosofo per dedicarsi all'Essere ha sprecato tutto il suo periodo formativo, quello in cui solitamente si impara un mestiere o qualcosa che serva veramente, ad ottenere una laurea in filosofia. Ora, non tutti gli aspiranti filosofi lo diventano, perché la concorrenza è spietata e solo pochi possono avere il privilegio di stare a stretto contatto con l'Essere e farlo sapere grazie alle referenze culturali. La maggior parte degli aspiranti filosofi si trovano a dover cercare un vile lavoro meccanico, cosa in cui cui il manovale più esperto è avvantaggiato. Pertanto potranno supplicare il manovale di dargli qualche elemosina, tuttavia una cosa rispetto a lui la sanno: sanno che cos'è la filosofia.