giovedì 25 ottobre 2018

Aboliamo la pornografia

Come non bastasse lo stalinismo vegano, ora ci aggiungiamo anche l'abolizionismo bacchettone. Ebbene sì miei cari discepoli che seguite questo blog e i principi del socialismo ascetico vegano. Ora voglio che facciate un passo ulteriore e la smettiate di umiliare il vostro io in quell'atto abominevole a cui sottoponete la vostra povera e bisognosa sessualità. Voi siete essere unici e speciali, ma non è in questo modo vergognoso che potrete ottenere soddisfazione...

Ma andiamo con ordine. Lo stalinismo vegano sta crescendo di popolarità in tutto il Mondo. Almeno su Twitter. Quanti marxisti-leninisti, seguaci della prassi leninista del partito, si dichiarano vegani o vegetariani? Migliaia, forse decine di migliaia. Va bene, noi vegani dobbiamo convivere con degli schifosi pervertiti che bevono il liquido delle mammelle di un altro animale, ma per ora facciamocelo bastare. In ogni caso decine di migliaia di stalinisti vegani sono veramente troppi, al limite del mainstream. Perché funzioni il socialismo ascetico deve aumentare le sue pretese in modo da escludere quanti non mirano alla perfezione. A questo può esserci utile questa mappa:


Questa mappa indica, in rosso, gli stati in cui la pornografia è illegale. Ora, ditemi voi, vedete uno stato socialista che non sia rosso? Cina, Vietnam, Corea del Nord, Cuba. Tutti vietano la pornografia. Ma perché lo fanno, saranno scemi? Saranno più intelligenti di noi loro che portano avanti da decenni, pure in una situazione durissima come questa, la battaglia per il socialismo. Forse che sanno qualcosa che noi non sappiamo?

Ecco, ora vi svelerò un segreto, che gli anni della deregulation degli anni 80' hanno rimosso dalle nostre coscienze. La pornografia è dannosa. Porta alla dipendenza da masturbazione compulsiva, all'inaridimento emotivo, psicologico e relazionale. Accentua la nostra distanza relazionale dagli altri, ci impedisce di darci in una relazione con un reale altro che sia il nostro partner rinchiudendoci in una sessualità astratta e masturbatoria. Produce un'idea di godimento come continuo ed illimitato, come un impulso da soddisfare continuamente e in maniera illimitata. Questo avviene soprattutto con la pornografia su Internet e la sua disponibilità illimitata.

Ora, questa verità molto semplice era compresa dai comunisti del passato (URSS, paesi del blocco sovietico) ma anche da quelli di oggi, almeno quelli seri e che ancora resistono. Dare ad un'adolescente la possibilità di crescere sessualmente attraverso la pornografia, che sta ormai sostituendo l'essenziale educazione sessuale, favorisce l'asocialità, il rinchiudersi nei propri desideri e nel nostro individualismo. Uno stato che si pretenda SOCIALISTA si deve basare su un individuo SOCIALE che sappia vivere in società e nel mondo e stare insieme agli altri come amici, come compagni, come avversari o come amanti. Le sinistre rincretinite dal sessantottinismo, che hanno abbandonato il marxismo, hanno confuso l'assecondare la deregolamentazione dei costumi con il progresso. Risultato: si fa meno sesso oggi che prima del Sessantotto. Viviamo in una cultura di esibizionismo ma arida di sesso reale. Per non parlare di bambole gonfiabili, siti di incontri ecc. Al posto del sesso reale, dell'erotismo abbiamo l'infantilismo e l'immediatezza che segue il flusso di mass media, social e comunicazione. Ormai l'altro è visto solo attraverso il nostro se e il nostro narcisismo.

Questa accettazione della ragion sessuale dominante da parte delle sinistre non è altro che uno degli aspetti dell'infestazione libertaria e liberista che ha distrutto qualsiasi opposizione seria all'ordine egemone. Il capitalismo neoliberista ha fatto credere alle sinistre codiste che assecondare la natura reazionaria e oscurantista della pornografia e la sua natura profondamente asociale e narcisistica fosse in realtà una liberazione. Così la liberazione e la deregolamentazione dei mercati finanziari ha come presupposto l'individuo ridotto a consumatore assoluto nella società di mercato. Tutto diventa consumo, anche il sesso che è solo un impulso da soddisfare nel proprio privato e senza la natura imprevedibile dell'altro, che potrebbe essere contraria alle nostre narcisistiche aspettative.

Ciò è stato possibile culturalmente anche grazie al lavoro alacre dei nipotini di Nietzsche. Eppure qualche noticella sulla natura profondamente reazionaria di questo autore ci veniva da Lukacs, e dal rischio che comporta la distruzione della Ragione (nell'immediatezza) e l'irrazionalismo. Infatti passato tra le mani di Deleuze, Guattari e Foucault l'irrazionalismo nietzschiano perde la sua natura gerarchica e fascistoide che aveva per prendere la forma del libertarismo e dell'anarchismo. E così la distruzione della Ragione non passa più per la squadracce pestanti ma per i battaglioni desideranti, per gli individui non più semplicemente atomizzati ma ridotti a flussi di desideri senza soggetti, che si perdono in sbornie di dati, droghe, masturbazioni e si gettano nella agambeniana "nuda vita" della "comunità che viene". L'economia libidinale dove solo il capitale gode.( Tra qualche mormorio dei più intelligenti dei loro colleghi, come i vari Derrida, Baudrillard, Debord che avendo letto veramente e non in maniera "rizomatica" Hegel e Marx stigmatizzavano i rischi della deregulation emotiva e della perdita di alterità).

Ed eccoci arrivati al capitale nella sua fase suprema, come dice il compagno Lenin, l'imperialismo del capitale finanziario. Ora forse che l'Occidente minaccia di soccombere alla post-democrazia oligarchica e ai reazionari reattivi ma sempre libertari-liberisti, e che la nostra generazione dimostra nelle sue ferite e nella sua disperazione i segni della deregulation sessuale, qualcuno abbia il coraggio di dire: "Smettetela di masturbarvi e fate la Rivoluzione!". E una volta fatta? "Vietate la pornografia!".

giovedì 13 settembre 2018

Democrazia... ma a che c***o serve?

Se c'è qualcosa che caratterizza veramente il pensiero unico nel nostro tempo è l'elogio indiscusso e privo di critica, da Cesso Pound a Sinistra Inutile, da Salveeene, ai Giggini, ai Renzini, della parola "democrazia". Sgombriamo subito il campo. Costoro quando elogiano la democrazia non elogiano affatto il governo popolare, ma la democrazia borghese. E ci sarebbe anche da discutere sul governo popolare, ma va beh passiamo oltre. Democrazia come ognuno è libero di esprimere la sua opinione, tanto comandano gli oligopoli. E se il loro potere comincia a vacillare vi togliamo la democrazia. Embè, ma allora a che me serve la democrazia se quando la uso per cambiare qualcosa mi mandano Pinochet? Domanda retorica.
La verità è che coloro che vezzeggiano la democrazia, più che altro vezzeggiano il popolo e i suoi vizi. La democrazia in Rousseau, per esempio, è basata su un popolo virtuoso. Non è che è irrealizzabile, ma si pone il problema dell'educazione e del miglioramento di questo popolo. Ora, vi sembra che il popolo abbrutito e impoverito da decenni di capitalismo allo stato selvaggio possa costituire un soggetto degno di una sensata democrazia? Perché nelle nostre democrazie occidentali sono questi i popoli, persone impoverite e disperate che votano il primo che sembra porgli qualcosa che possa distrarlo dalla sua disperazione. Ora, qui sarebbe facile fare il pippone aristocratico su quanto sono sceme le masse. Ora è vero che un sacco di gente ha votato Trump. Ma un sacco di gente ha pure votato la Clinton. Si finirebbe ad una gara assurda a scemo e più scemo.
Insomma se l'istruzione pubblica fa schifo e cade a pezzi ed è difficile tirare a campare non puoi lamentarti che il popolo fa schifo. E tu sei pure un merdoso rentier con la puzza sotto il naso se fai il superiore e poi magari voti la Bonino. Quindi ovvio che tra queste persone discorsi simili non funzionano, funzionano solo per i fighetti che li fanno. Chi vuole uscire dalla fighetteria e cambiare il Mondo deve ragionare in maniera diversa.
Intanto, siamo sicuri che la democrazia funzioni? Guardando i risultati, direi di no. Depredamento di risorse, desertificazioni, cambiamento climatico, guerra, povertà, land grabbing, distruzione di ecosistemi, fame ecc. Insomma, direi che se questi sono i risultati la democrazia è proprio nammerda. Però i fighetti si sono premuniti da una simile osservazione: eh, ma è colpa delle cattive dittature del Terzo Mondo che inquinano e non rispettano i diritti umani. Eh certo, tipo gli USA primo paese inquinante nel Mondo? Dopo c'è la Cina, che è però lo stato più popolato al Mondo, e dovrebbe essere prima non seconda! Per non parlare del fatto che delocalizziamo le industrie inquinanti in mezzo pianeta, quindi state zitti maledetti rentiers con paghetta di papà, che magari è lo stesso che delocalizza a Taiwan.
Passiamo al punto. Come risolvi la situazione sopraccitata? Se chiede al popolo negli USA se vuole continuare ad ingrassare ed inquinare oppure mettere in discussione la propria egemonia sul pianeta cosa vuoi che ti risponda? Per questo la democrazia è inutile con un popolo che è abbrutito e impoverito. Per questo devi proclamare la dittatura e costruire scuole, ospedali, pagare alti salari e obbligare gli stronzi a mettere di depredare ed inquinare. Poi magari una volta completata l'opera si può parlare di democrazia. Questo è il comunismo. Per la precisione, stalinismo vegano. Ed ecco, siamo sempre lì...

mercoledì 12 settembre 2018

Sinistra.... europea?

Mentre il corpaccione putrescente del Partito Democratico marcisce tra i latrati dei suoi cani (Stampa, Corriere, Repubblica ecc.), qualcuno nella "sinistra sinistra" sembra sviluppare una certa passione per la necrofagia. Parlo degli intelligenti latori di sinistre democratiche, populiste (popolari?), ecosocialiste, femministe, genderiste, lgbtiste e chi più ne ha più ne metta. Di queste così solide convinzioni, così fastidiose e insopportabili per il sistema, chissà come mai è così difficile aggiungerci l'anti-europeista. Eppure di fronte a tematiche così importanti si può anche tralasciare il problema, dato che l'UE sicuramente non è un'istituzione di così grande importanza e così pericolosa (lo dicono la Grecia e l'Ucraina, ancora fieramente democratiche). Semmai il più grave problema d'Europa sono Orban e Salvini, attentatori di questa magnifica istituzione grazie alla quale non ci sono più guerre (non ci credevo fino al Nobel).
La rivoluzione va fatta senza prendere il potere. Grande insegnamento del nostro Zezzandoddo. Le predazioni di terra in Amazzonia per fare le bistecche o il land grabbing in Africa si fermano democraticamente e per alzata di mano. Come i referendum sul'acqua pubblica. Il fatto che ci avviciniamo all'esaurimento delle risorse non è minimamente preoccupante. Si possono aspettare 1000 anni in tranquillità votando alle elezioni, anche se tra 70 anni metà pianeta sarà un deserto. Usare la violenza per fucilare i criminali che distruggono il Pianeta non è assolutamente contemplabile, perché da violenza nasce violenza. Porgi l'altra guancia.
Democrazia, partecipazione, ma senza mai dare i fucili al proletariato, perché poi succedono cose brutte e rischia di cambiare veramente qualcosa. E Leuropa è riformabile. Certo bisogna lavorare pazientemente per prendere tutto il Parlamento Europeo. Tsipras, resisti massacrando un po' il tuo popolo. Intanto noi... ah no stai per perdere le elezioni... va beh sotto a Iglesias. Le elezioni hanno valore sacro, e il popolo rincoglionito dai ricchi che ci tiene quel 30-40% sotto scacco per non farci far niente ha scelto così. Va beh, hanno loro tutti i media, that's all folks!
E l'euro! Eh mamma mia Borghibagnai, che disastro! Tutta questa sinistra che va a destra, come se il PCI avesse votato contro i Trattati di Roma e Rifondazione contro i Trattati Europei... ah, l'hanno fatto? Eh ma perché erano dei cattivi stalinisti! E vogliamo parlare dei migranti? Insomma, dire che qualcuno li sta portando qua è razzista! E' molto meno razzista pensare e immaginare che siano dei cittadini deleuropa in Erasmus. Inspirare, espirare. Ah come è bello il Mondo! Ehi ma qualcuno muore di fame laggiù, buttiamo un po' di soldi a queste beneamate ONG e bombardiamo il dittatore cattivo! Che bello! E il fatto che vengano altri migranti è buono e giusto, non sia mai che uno abbia diritto a vivere a casa sua senza baraccopoli, invasioni predatorie e imperialiste, missionari, suore e puttane e chi più ne ha più ne metta. Viva l'ospitalità, ma a marcire nelle periferie insieme a quei cattivi razzisti, non sul mio prato!
Sinistra Europea. SE. SE. SE. SE Leuropa fosse più democratica sarebbe più bella. SE non ci fossero guerre il Mondo sarebbe più bello e rosa. SE non ci fossero i confini sarebbe tutto più rosa e colorato. SE non ci fosse Salvini non c'avrei un cazzo da fare la sera al Pedro, niente fasssisti da picchiare. SE non ci fosse SE magari non ci sarebbero tutti sti problemi. Ohibò!



venerdì 17 agosto 2018

Colpi di sole+sinistra rosicante=scemenze pidiote

L'autore del presente articolo è ben lungi dall'essere a favore di questo governo fatto di pavidi e opportunisti che non sono lontanamente in grado di restituire un po' di libertà al nostro paese, niente di eccezionale una semplice indipendenza con ancora il capitale e la borghesia, figurarsi poi di socialismo di cui non c'è nemmeno l'ombra. Eppure quando vedo i loro avversari, quando sento il loro digrignare di denti e le loro palesi scemenze, con le quali ci hanno già tormentato per anni e anni quando erano al potere, capisco il sentimento liberatorio con il quale molti, in maniera certo ingenua, potevano considerare i giggini e i salveenee capaci di spazzare via questi idioti.
Ma andiamo con ordine. Qual'è l'ultima geniale impresa di piddinia? Quella di cui si rimane sempre basiti, perché quando pensi che si siano attestati sul liquame liberista condito di fasullo progressismo lo infarciscono di nazismo in politica estera (il motivo per cui persino uno come Putin ormai è un progresso). Ebbene, dopo averci regalato l'antifascismo con tanto di visita alla giunta golpista di Scemoshenko e ai nazisti dell'Illinois, dopo aver sostenuto senza se e senza ma lo sterminio dei siriani da parte di Trump (evitato grazie alle difese antiaeree e al supporto russo) mentre persino il nano infame era titubante, dopo aver cavalcato la russofobia più becera e slavofoba attraverso il loro fogliaccio repubblichino, dopo essersi opposti senza se e senza ma alla nomina del serissimo Foa alla Rai che avevano lottizzato per anni con amici e parenti sionisti, atlantisti, europeisti e chi più ne ha peggio ne metta, dopo averci dato Jobs Act, Legge Fornero, Buona Scuola, Fiscal Compact, insomma i rulli compressori della Costituzione così vecchia e fastidiosa per i Goldman Sachs, JP Morgan, Rotschild, Soros ecc. che per colpa di essa non possono predare il nostro paese.... ebbene, dopo aver realizzato integralmente il programma di Pinochet e buone parti di quello di Hitler (in Medio Oriente con Merdogan, Bibi, ISIS, Al Qaeda, CIA, Mossad, Delfino Pazzo Salman ecc.) non hanno resistito all'impulso di passare alla storia come i più abbietti esseri umani che si siano mai visti sulla faccia della Terra. E così fedeli alle politiche di Mortadella e Baffino che negli anni hanno difeso e approfondito, si sono trovati di fronte al pericoloso atto sovversivo di un governo che abbozza timidamente e quasi con pudore una proposta di nazionalizzazione. COOOSA? Eresia, follia, alto tradimento, attentato a Mattarella, razzismo, fascismo, sessismo, Leuropa, democrazia in pericolo, populismo, ministro della malavita, restrizione del suffragio, incompetenti. E sia mai che si retroceda da politiche di così grande successo per il nostro paese! Perché se grazie a loro ci siamo sorbiti anni di stagnazione con susseguente ripresina spacciata per grande trionfo, devono sicuramente essere i più adatti per riassestare le finanze del paese. Attentato a Mattarella, Savona via e Cottarelli ministro subito!
E poi si chiedono da dove viene il 30% di Salvini (non è colpa del sottoscritto di sicuro, e chi tira fuori i nazbol è avvertito).

mercoledì 20 giugno 2018

Immigranzia

http://www.linterferenza.info/contributi/salvini-la-sinistra-la-decenza/

La discussione sull'immigrazione è un indice dello stato penoso della sinistra, anzi dell'inesistenza della sinistra. Infatti, la sinistra esiste solo se ci sono politiche di riformiste e progressiste, nel senso di tenere a bada il Capitale. Ora, queste politiche non esistono più. Dunque la sinistra non esiste, poche storie. Bisogna costruire una vera alternativa, possibilmente di classe e socialista, tenendo fermi i punti di un'analisi marxista ma lasciando perdere l'aggettivo sinistra, che al momento è inservibile.

Per fortuna c'è ancora qualcuno come il succitato che tende invece a ragionare e non a buttarsi su pochi ruvidi concetti da usare come armi contro il proprio nemico (fascisda, razista, mondialisda, servo di Soros ecc.).

"In particolare nell’articolo sottolineavo che ad oggi quel che ritengo più temibile non è tanto che Salvini compia atti “disumani” sui migranti – come vedremo lo ha fatto e lo fa chi lo critica – ma un pericoloso inquinamento culturale che finisca per far diventare senso comune la diffidenza e il fastidio per l’Altro."

Ecco centrato il punto fondamentale. Salvini non ha mai compiuto atti crudeli contro gli immigrati come i suoi avversari (che sono peggio di lui) gli rinfacciano. Bloccare una ONG e offrirsi di nutrirne i passeggeri non è proprio un atto così disumano, confrontato al securitarismo di Macron a Ventimiglia. Semmai è il clima concreto che crea la Lega di contrapposizione tra proletari, di portare la discussione sugli effetti e non sulle cause dell'immigrazione, sulla piccola criminalità che è deleterio per una forza di classe e socialista. 

Altro punto fondamentale:

"Ora, io personalmente ritengo la rapina neo-coloniale dei Paesi da cui provengono ad esempio i migranti dell’Africa subsahariana una guerra fatta con altri mezzi. Una guerra che ha conseguenze atroci e subdole. Così subdole che poi qui in Occidente ci dilettiamo in questa suddivisione bizantina: rifugiati vs migranti economici.

No! Non è così (e penso che Gino Strada concorderà): le guerre fatte coi proiettili e con le bombe e quelle fatte coi debiti e la rapina dei beni nazionali fanno parte dello stesso pacchetto. Le statistiche dell’ISPI non assolvono la nostra coscienza occidentale e le nostre responsabilità."
Punto fondamentale. Non c'è alcuna distinzione tra rifugiati e immigrati economici (bandite per favore il termine migranti, non sono mica in Erasmus!). La globalizzazione e liberalizzazione delle economie africane, su cui i legaioli che oggi si lamentano dell'immigrazione non hanno mai aperto bocca, è la vera causa dell'emigrazione, processo dentro il quale ci stanno anche delle guerre, ma non solo.

Sul resto per ora mi taccio in cerca di altro materiale. 

sabato 16 giugno 2018

Fosche nubi e arcobaleni all'orizzonte.

Riassunto delle puntate precedenti. Sugli orizzonti della storia si intravvedono tempeste e arcobaleni. Questa materia relegata nei dipartimenti di humanities si vendica attraverso la sua proverbiale astuzia sui commentatori che l'avevano così facilmente ignorata. La Cina. Trump e Kim. Shanggai batte G7. Il nostro mondo occidentale decadente, dove piccole isole resistono al generale appiattimento verso il basso, al degrado culturale, all'immiserimento, alla perdita del plusvalore coloniale... insomma questo mondo occidentale non riesce a guardare al di là della proprio satollo e stracolmo ventre (https://ilfattoalimentare.it/obesita-europa-crescita-uk.html, dati del 2011) e facilitato in questa pigrizia dai sacerdoti custodi della verità (le veline del atlantisioneuropeismo) si deprimae tra legioni di vecchi non pensionabili per carenza di posti, salvo posto in caldo per la Fornero, e giovani NEET che si aggrappano a qualche barlume di falso edonismo per non espirare. Ci sono poi gli hikikomori, moda d'importazione giapponese, che proprio rinunciano in partenza alla giungla del Libero Mercato chiudendosi nel proprio sepolcro di abitazione, contando sul reddito dei genitori finché questi campano. Su questa legione di zombie comandano i pochi vincenti della globalizzazione, i fighetti pariolini, gli squali della finanza e i politicanti che fanno loro da tappezzeria. Il problema è che tra questi politicanti c'è chi per opportunismo, chi per ambizione, chi anche, ma questo è raro, per effettiva buona fede ha almeno verbalmente e qualche volta pure effettivamente fatto intravvedere un barlume di critica verso i feudatari sopra accennati. Si è trattata di una bella scelta, perché adesso questi si sono trovati al governo. I ritardatari (la sinistra, come al solito) sono stati spazzati via nel loro penoso tentativo di ammantarsi ad oppositori del sistema. Votare Potere al Popolo richiede una grande fatica, tra sopportazioni e turamenti di naso. Votare 5 stelle o Lega è invece un gesto facile e liberatorio che non richiede alcuno sforzo, tanto basta che le élites che controllano i media e ne fanno il loro parco auto-referenziale ricevano un bel calcione nel sedere. E intanto a sinistra c'è grande confusione. Vediamo un po' le strategie:
1) Imitiamo Corbyn ammantandolo del solito vuoto progressismo, candidando però personaggi che non hanno la benché minima caratura del vecchio leader anglosassone, così giovale e vicino ai giovani ma soprattutto immesso dentro il partito a furor di popolo per cacciare le sanguisughe blairiane. E allora sotto coi D'Alema, i Grasso e i Boldrini, personaggi che non hanno detto una sola parola contro la macelleria sociale del commissariamento liberista Monti-Letta-Renzi-Gentiloni, ma anzi spesso ne erano proprio i fautori. Raggruppati i quattro vecchi nostalgici dell'era Prodi, gli altri per tradizione di obbedienza togliattiana continuano a votare PD.
2)Imitiamo Melenchon, però non muoviamo un passo fuori dagli ambienti auto-referenziali della sinistra, cosa che invece France Insoumise fa abbondantemente. Al massimo ci rechiamo nelle periferie disagiate per difendere i migranti dai bifolchi razzisti della classe operaia che non li sopportano. Teoricamente poi non usciamo dal solito movimentismo che decreta una totale incompronesione dalle problematiche della gente comune, ma soddisfa le minoranze universitarie casiniste. Gli altri votano 5 stelle per andare sul sicuro, tanto sanno che prende più del 3%.
3) Prendere sberle da tutti, fare errori, ma cercare di creare una vera alternativa socialista e comunista, cercare di parlare alla gente delle periferie anche se in una situazione disastrosa per il comunismo e di totale isolamento. Fare l'unica critica seria dell'Unione Europea, a cui si aggiunge totale avversione per i banditi dell'atlanteuropeismo. I risultati non potevano essere buoni. Però non si può pretendere di avere tutto subito. Per vedere il sol dell'avvenire ci vuole almeno un decennio di fatiche, se non due.
Insomma, la terza alternativa è quella se non altro più rispettabile. Le altre due certificano solo la volontà tattica di sopravvivere senza molte prospettive vivacchiando. La terza alternativa sarà anche criticabile, ma almeno si pone degli obbiettivi. Cerca di resistere, Rizzo.

Ma basta parlare della sinistra. Parliamo di cose importanti. Si diceva di sommovimenti internazionali. Ma i ladroni e i loro cavalier serventi non potevano interrogarsi su questi segnali. Erano troppo impegnanti a massacrare un governo anche solo leggermente critico seppur con la schiena piegata per aver, udite udite, fatto ciò che ogni paese dovrebbe fare, ovvero bloccare bande di schiavisti che si ammantano della pelosa carità cristiana e occidentale per importare merce umana all'ingrosso e sostituirla con soccorritori della guardia costiera. Atto di tale ferocia da essere discusso in lungo e in largo, ignorando il fatto che il presidente americano e un vero statista, il leader della RPDC Kim Jong Un, si incontravano per parlare di cose concrete. Sarà per un'altra volta, dai.

venerdì 8 giugno 2018

Approndimento teorico sul tema del blog

Questo blog serve a riempire il tempo libero dell'autore e nello stesso tempo educare voi poveri ignoranti alle prodezze della superiore forma di governo chiamata socialismo nonché alla superiore forma di dieta chiamata veganesimo. Per cui qualche approfondimento è d'obbligo. Come fanno due forme di agire spesso considerate contrapposte ad incontrarsi nella persone dell'autore di questo blog? Ma soprattutto come fa l'autore di questo blog ad apprezzare regimi come quelli comunisti dove si faceva strage dei poveri animali esattamente come nei paesi capitalisti? 

Una cosa alla volta. Innanzitutto dobbiamo ricordare che il socialismo, a differenza delle altre forme di organizzazione politica, non si basa su una dottrina che si presenta lì bella e pronta da applicare in ogni tempo e in ogni luogo, come la democrazia ammmeriggana esportata a suon di bombe. Il socialismo infatti, o almeno l'unica forma di socialismo che abbia potuto realmente contare qualcosa (quindi niente trozkismo e consiliarismo) è basata sul marxismo e sul metodo dialettico. Questo metodo permette di comprendere come la realtà sia in continuo mutamento e in continua evoluzione, pertanto bisogna sempre cercare di adeguare i pensieri nella propria testa alla realtà esterna e non il contrario, altrimenti si entrerebbe in una forma di idealismo soggettivista che ritiene il pensiero superiore alla materia, degradata a pura passività da cui trarre dei dati. Anche questo punto può portare il veganesimo a favore del marxismo: certo, lo sappiamo tutti cosa Marx e Engels pensavano dei vegetariani. Però sappiamo anche cosa pensavano degli omosessuali. Perché erano uomini del loro tempo, e soprattutto di loro non ci interessano le loro opinioni personali ma il metodo dialettico e il materialismo storico. Insomma, nella dialettica materialista l'animale è qualcosa di sussistente e realmente esistente al di fuori di noi, non è una semplice passività su cui esercitare la nostra egemonia. Una cosa che però ci insegnano Marx ed Engels è che della scienza, del dominio dell'uomo sulla natura non possiamo fare a meno, in quanto si tratta di un processo inarrestabile. Pertanto ogni cambiamento deve tenere conto di questo fatto, cosa che i compagni cinesi hanno ben capito ( e qua ci sarebbe da aprire una lunga parentesi).

Altro punto. Bisogna separare il veganesimo dall'ambientalismo, dall'ecosocialismo e da altre ideologie simili, sottomesse al capitale. Per fare riferimento a quanto appena detto, i compagni cinesi stanno facendo per l'ambiente più di quanto fanno gli ambientalisti da poltrona di casa nostra, che hanno sostenuto governi filo-padronali e soprattutto per nulla ambientalisti. Solo all'interno del socialismo ci sono possibilità per l'elevazione materiale e intelletuale dei proletari e quindi una maggiore possibilità di accettare e diffondere la dieta vegana, mentre nel paese capitalista per eccellenza (Usraele) il WASP medio drogato di televisione, hamburger e discorsi di Trump pensa che tutto il mondo attorno a lui deve perire per soddisfare il suo stile di vita insostenibile. Sono questi che comandano da quelle parti, i progressisti arricchiti delle città anche se sono vegani contribuiscono a far odiare alle masse questo stile di vita e non vengono votati da nessuno. Per non parlare delle minoranze universitarie, tutte intrise di differenzialismo e ridotte all'impotenza.

Inoltre, il vegano se vuole combattere per l'emancipazione degli animali deve prima emancipare gli uomini. Il progresso nei diritti degli animali non può separarsi da quello dei diritti degli uomini. Un uomo abbrutito e ignorante a causa della miseria a cui lo costringe il sistema capitalista di sicuro non si compra il seitan. Il vegano deve quindi prima combattere insieme ai proletari onnivori contro lo sfruttamento dei padroni (anche se sono vegani) e solo mentre ciò avviene può porre anche il problema dell'emancipazione degli animali. Questo può avvenire solo con la realizzazione del socialismo e può essere pensato solo attraverso un pensiero dialettico. In particolare ci viene in aiuto Mao, che parla di contraddizioni principali e secondarie. Compagni vegani, rassegnatevi, io mangio solo frutta e verdura tutto il giorno perché ritengo che si possa vivere benissimo senza massacrare in continuazione un altro essere vivente. Però capisco anche che questa mia presa di coscienza in questo momento non può esser universalizzata, mancando le condizioni per farlo. E questo lo sapeva benissimo Mao che ai marxista occidentali che pensavano dogmaticamente che il proletariato occidentale avrebbe liberato il Mondo, diceva che la contraddizione principale è tra paesi poveri che si devono sviluppare (anche in maniera capitalistica) e i paesi ricchi già sviluppati, a cui si aggiunge poi SOLO nelle zone più sviluppate il conflitto tra il proletariato e i capitalisti. Stessa cosa per quanto riguarda il miglioramento delle condizioni degli animali.

Per concludere: perché stalinista? Perché i trozkisti sono carogne infami. 

giovedì 7 giugno 2018

Le contraddizioni di Sollevazione

http://www.antimperialista.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4282:nicaragua-sollevazione-popolare&catid=147:nicaragua

Partiamo dai rimasugli del dissolto Campo Antimperialista (Sollevazione, Programma 101). A questo commento a caldo della vicenda non ha fatto seguito nessuna correzione di tiro (quindi vorrà dire che sul Nicaragua mantengono la stessa idea). Veramente incredibile come assumano acriticamente l'intera narrazione della stampa per poi coprire di improperi chi cerca di metterla in discussione come "complottista".

Sorprende la vastità delle citazioni. El Pais. La versione italiana di Repubblica. Evidentemente si vergognano troppo di citare la versione italiana, che insieme al Foglio, Giornale, Libero, Corriere ecc. si è unita al coro di calunnie contro il Nicaragua.

Perché il problema dei nostri non sono tanto le critiche a certi compromessi di Ortega, dettati sia dalla natura assolutamente non socialista ma al massimo di borghesia nazionale progressista e riformista del governo di Ortega e quindi dalla dipendenza economica che questo ha nei confronti dell'Occidente.

Per Sollevazione invece, i fatti contradditori che ho appena esposto significano che
"un governo erede della rivoluzione sandinista del 1979 sia diventato un agente, per la precisione uno strozzino, per nome per conto della finanza predatoria globale".

Curioso che quelli che espongono questa opinione siano tra i sostenitori, in funzione anti-tedesca, del governo giallo-verde, che tra i punti del suo programma ha la realizzazione della famosa Flat Tax. Evidentemente quando però un governo ci libera dalla finanza apolide grazie a Bannon e Trump, è benemerito e può massacrare quanto welfare vuole, mentre se lo fa perché il sistema di previdenza è insostenibile per uno stato con un'economia certo in crescita ma non proprio brillante e soprattutto non socialista.

Ma la cosa non è importante. Non bisogna guardare alle contraddizioni e analizzare le forze in campo. Bisogna condannare il cattivo "dittatore" (eletto in libere elezioni) con la sua burocrazia stalinista soffoca le martoriate moltitudini che si ribellano in nome del movimentismo senza se e senza ma.

Ma continuiamo. "Non è quindi solo per pensioni dignitose che i cittadini nicaraguensi sono scesi per le strade. La "riforma" è stata infatti la goccia che ha fatto traboccare il vaso."

Eh certo. Sono 20 anni che la nostra rapace borghesia nazionale e i suoi padroni euro-atlantisti ci spolpano di ogni autonomia, sovranità, ci impongono il capestro dell'euro, il neoliberismo, le privatizzazioni, il giobs act e la Buona Scuola (che in confronto la riforma Gelmini era oro). E non s'è mosso ciglio se non quando bisognava mandare il "delinquente" in galera. E questi mi vorrebbero far credere che per un taglio sociale (che, sia chiaro, rimane una schifezza, ma non è questo il punto) improvvisamente tutti si siano ribellati al cattivo dittatore?

Qui il quartointernazionalismo di Moreno Pasquinelli e del movimento in generale emerge pienamente. Per prevenire gli errori come il credere che l'Ayatollah sia sempre anti-imperialista, si dà all'Ayatollah sempre dell'imperialista. Marx, Lenin, Mao buttiamoli in soffitta. 

Alcuni articoli più meritevoli sul Nicaragua: