sabato 16 giugno 2018

Fosche nubi e arcobaleni all'orizzonte.

Riassunto delle puntate precedenti. Sugli orizzonti della storia si intravvedono tempeste e arcobaleni. Questa materia relegata nei dipartimenti di humanities si vendica attraverso la sua proverbiale astuzia sui commentatori che l'avevano così facilmente ignorata. La Cina. Trump e Kim. Shanggai batte G7. Il nostro mondo occidentale decadente, dove piccole isole resistono al generale appiattimento verso il basso, al degrado culturale, all'immiserimento, alla perdita del plusvalore coloniale... insomma questo mondo occidentale non riesce a guardare al di là della proprio satollo e stracolmo ventre (https://ilfattoalimentare.it/obesita-europa-crescita-uk.html, dati del 2011) e facilitato in questa pigrizia dai sacerdoti custodi della verità (le veline del atlantisioneuropeismo) si deprimae tra legioni di vecchi non pensionabili per carenza di posti, salvo posto in caldo per la Fornero, e giovani NEET che si aggrappano a qualche barlume di falso edonismo per non espirare. Ci sono poi gli hikikomori, moda d'importazione giapponese, che proprio rinunciano in partenza alla giungla del Libero Mercato chiudendosi nel proprio sepolcro di abitazione, contando sul reddito dei genitori finché questi campano. Su questa legione di zombie comandano i pochi vincenti della globalizzazione, i fighetti pariolini, gli squali della finanza e i politicanti che fanno loro da tappezzeria. Il problema è che tra questi politicanti c'è chi per opportunismo, chi per ambizione, chi anche, ma questo è raro, per effettiva buona fede ha almeno verbalmente e qualche volta pure effettivamente fatto intravvedere un barlume di critica verso i feudatari sopra accennati. Si è trattata di una bella scelta, perché adesso questi si sono trovati al governo. I ritardatari (la sinistra, come al solito) sono stati spazzati via nel loro penoso tentativo di ammantarsi ad oppositori del sistema. Votare Potere al Popolo richiede una grande fatica, tra sopportazioni e turamenti di naso. Votare 5 stelle o Lega è invece un gesto facile e liberatorio che non richiede alcuno sforzo, tanto basta che le élites che controllano i media e ne fanno il loro parco auto-referenziale ricevano un bel calcione nel sedere. E intanto a sinistra c'è grande confusione. Vediamo un po' le strategie:
1) Imitiamo Corbyn ammantandolo del solito vuoto progressismo, candidando però personaggi che non hanno la benché minima caratura del vecchio leader anglosassone, così giovale e vicino ai giovani ma soprattutto immesso dentro il partito a furor di popolo per cacciare le sanguisughe blairiane. E allora sotto coi D'Alema, i Grasso e i Boldrini, personaggi che non hanno detto una sola parola contro la macelleria sociale del commissariamento liberista Monti-Letta-Renzi-Gentiloni, ma anzi spesso ne erano proprio i fautori. Raggruppati i quattro vecchi nostalgici dell'era Prodi, gli altri per tradizione di obbedienza togliattiana continuano a votare PD.
2)Imitiamo Melenchon, però non muoviamo un passo fuori dagli ambienti auto-referenziali della sinistra, cosa che invece France Insoumise fa abbondantemente. Al massimo ci rechiamo nelle periferie disagiate per difendere i migranti dai bifolchi razzisti della classe operaia che non li sopportano. Teoricamente poi non usciamo dal solito movimentismo che decreta una totale incompronesione dalle problematiche della gente comune, ma soddisfa le minoranze universitarie casiniste. Gli altri votano 5 stelle per andare sul sicuro, tanto sanno che prende più del 3%.
3) Prendere sberle da tutti, fare errori, ma cercare di creare una vera alternativa socialista e comunista, cercare di parlare alla gente delle periferie anche se in una situazione disastrosa per il comunismo e di totale isolamento. Fare l'unica critica seria dell'Unione Europea, a cui si aggiunge totale avversione per i banditi dell'atlanteuropeismo. I risultati non potevano essere buoni. Però non si può pretendere di avere tutto subito. Per vedere il sol dell'avvenire ci vuole almeno un decennio di fatiche, se non due.
Insomma, la terza alternativa è quella se non altro più rispettabile. Le altre due certificano solo la volontà tattica di sopravvivere senza molte prospettive vivacchiando. La terza alternativa sarà anche criticabile, ma almeno si pone degli obbiettivi. Cerca di resistere, Rizzo.

Ma basta parlare della sinistra. Parliamo di cose importanti. Si diceva di sommovimenti internazionali. Ma i ladroni e i loro cavalier serventi non potevano interrogarsi su questi segnali. Erano troppo impegnanti a massacrare un governo anche solo leggermente critico seppur con la schiena piegata per aver, udite udite, fatto ciò che ogni paese dovrebbe fare, ovvero bloccare bande di schiavisti che si ammantano della pelosa carità cristiana e occidentale per importare merce umana all'ingrosso e sostituirla con soccorritori della guardia costiera. Atto di tale ferocia da essere discusso in lungo e in largo, ignorando il fatto che il presidente americano e un vero statista, il leader della RPDC Kim Jong Un, si incontravano per parlare di cose concrete. Sarà per un'altra volta, dai.

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