giovedì 7 giugno 2018

Le contraddizioni di Sollevazione

http://www.antimperialista.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4282:nicaragua-sollevazione-popolare&catid=147:nicaragua

Partiamo dai rimasugli del dissolto Campo Antimperialista (Sollevazione, Programma 101). A questo commento a caldo della vicenda non ha fatto seguito nessuna correzione di tiro (quindi vorrà dire che sul Nicaragua mantengono la stessa idea). Veramente incredibile come assumano acriticamente l'intera narrazione della stampa per poi coprire di improperi chi cerca di metterla in discussione come "complottista".

Sorprende la vastità delle citazioni. El Pais. La versione italiana di Repubblica. Evidentemente si vergognano troppo di citare la versione italiana, che insieme al Foglio, Giornale, Libero, Corriere ecc. si è unita al coro di calunnie contro il Nicaragua.

Perché il problema dei nostri non sono tanto le critiche a certi compromessi di Ortega, dettati sia dalla natura assolutamente non socialista ma al massimo di borghesia nazionale progressista e riformista del governo di Ortega e quindi dalla dipendenza economica che questo ha nei confronti dell'Occidente.

Per Sollevazione invece, i fatti contradditori che ho appena esposto significano che
"un governo erede della rivoluzione sandinista del 1979 sia diventato un agente, per la precisione uno strozzino, per nome per conto della finanza predatoria globale".

Curioso che quelli che espongono questa opinione siano tra i sostenitori, in funzione anti-tedesca, del governo giallo-verde, che tra i punti del suo programma ha la realizzazione della famosa Flat Tax. Evidentemente quando però un governo ci libera dalla finanza apolide grazie a Bannon e Trump, è benemerito e può massacrare quanto welfare vuole, mentre se lo fa perché il sistema di previdenza è insostenibile per uno stato con un'economia certo in crescita ma non proprio brillante e soprattutto non socialista.

Ma la cosa non è importante. Non bisogna guardare alle contraddizioni e analizzare le forze in campo. Bisogna condannare il cattivo "dittatore" (eletto in libere elezioni) con la sua burocrazia stalinista soffoca le martoriate moltitudini che si ribellano in nome del movimentismo senza se e senza ma.

Ma continuiamo. "Non è quindi solo per pensioni dignitose che i cittadini nicaraguensi sono scesi per le strade. La "riforma" è stata infatti la goccia che ha fatto traboccare il vaso."

Eh certo. Sono 20 anni che la nostra rapace borghesia nazionale e i suoi padroni euro-atlantisti ci spolpano di ogni autonomia, sovranità, ci impongono il capestro dell'euro, il neoliberismo, le privatizzazioni, il giobs act e la Buona Scuola (che in confronto la riforma Gelmini era oro). E non s'è mosso ciglio se non quando bisognava mandare il "delinquente" in galera. E questi mi vorrebbero far credere che per un taglio sociale (che, sia chiaro, rimane una schifezza, ma non è questo il punto) improvvisamente tutti si siano ribellati al cattivo dittatore?

Qui il quartointernazionalismo di Moreno Pasquinelli e del movimento in generale emerge pienamente. Per prevenire gli errori come il credere che l'Ayatollah sia sempre anti-imperialista, si dà all'Ayatollah sempre dell'imperialista. Marx, Lenin, Mao buttiamoli in soffitta. 

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